Surriscaldamento globale.  
09dic2022

Surriscaldamento globale.  

Gli ultimi 8 anni sono stati i più caldi fra quelli registrati finora, alimentati da concentrazioni sempre crescenti di gas serra e dal calore accumulato nel mare. La temperatura media nel 2022 è di circa 1,15 gradi Celsius sopra i livelli pre-industriali. Lo rivela il rapporto "Stato del clima globale nel 2022" dell'Organizzazione meteorologica mondiale, diffuso in occasione dell'apertura della Conferenza Onu sul clima Cop27 a Sharm el-Sheikh, in Egitto. Questo aumento delle temperature è dovuto all'aumento delle concentrazioni dei principali gas serra nell'atmosfera (anidride carbonica, metano, diossido di azoto). Questi gas hanno raggiunto livelli record nel 2021, e continuano a salire nel 2022. Il caldo fa sciogliere le calotte polari e i ghiacciai, e provoca l'innalzamento del livello dei mari, che minaccia isole e territori costieri. Causa desertificazione ed eventi meteorologici estremi: migliaia di persone rimangono uccise, milioni sono private dei mezzi di sostentamento, condannate a fame, miseria e migrazioni. Caldo e disastri fanno poi proliferare una serie di malattie. Il 2022 è stato anche l’anno del record di scioglimento dei ghiacciai alpini del 2003, con perdite di spessore dai 3 ai 4 metri. In Svizzera è stato perso il 6% del volume dei ghiacciai. L'estensione dei ghiacci dell'Artico è stata sotto la media del 1981-2010 per la maggior parte dell'anno. In Antartide il 25 febbraio è stata registrata la minor estensione dei ghiacci da quando ci sono le rilevazioni: solo 1,92 milioni di km quadrati, 1 milione di km quadrati sotto la media di lungo periodo.   
Gli ultimi 8 anni sono stati i più caldi fra quelli registrati finora, alimentati da concentrazioni sempre crescenti di gas serra e dal calore accumulato nel mare. 

Questo aumento delle temperature è dovuto all'aumento delle concentrazioni dei principali gas serra nell'atmosfera (anidride carbonica, metano, diossido di azoto. Il caldo causa desertificazione ed eventi meteorologici estremi: migliaia di persone rimangono uccise, milioni sono private dei mezzi di sostentamento, condannate a fame, miseria e migrazioni. Caldo e disastri fanno poi proliferare una serie di malattie.

Ma il clima ha ripercussioni anche su alimentazione e produzioni agricole. La siccità nel 2022 ha ridotto alla fame 19 milioni di persone nell'Africa orientale (Kenya, Somalia e Etiopia), mentre le alluvioni hanno ucciso 1.700 persone in Pakistan, per le forti piogge di luglio e agosto, e hanno costretto quasi 8 milioni a lasciare i loro villaggi.  Nell'Africa orientale, le piogge sono state sotto la media per quattro stagioni consecutive, il periodo più lungo in 40 anni, e ci sono indicazioni che anche l'attuale stagione sarà secca. L'Africa meridionale, e in particolare il Madagascar, è stata colpita da una serie di cicloni all'inizio dell'anno. L'uragano Ian a settembre ha causato morte e distruzione a Cuba e in Florida.  Il Regno Unito il 19 luglio ha registrato il suo record nazionale, con oltre 40 gradi per la prima volta. Il caldo è stato accompagnato da siccità e incendi. I fiumi europei, fra i quali il Reno, la Loira e il Danubio sono scesi a livelli critici.